Nasce
a Palermo il 14 luglio 1916 e muore il 7 ottobre 1991. Il padre è il celebre
scienziato ebreo Giuseppe Levi e la madre è la milanese Lidia Tanzi. Per la sua
opposizione al regime fascista, Giuseppe Levi e i suoi tre figli maschi vengono
arrestati e processati.
Natalia
trascorre la sua infanzia in un'epoca difficile, caratterizzata
dall'affermazione del regime fascista e dall'emarginazione della popolazione
ebraica. La giovane cresce in un ambiente culturale e intellettuale
antifascista e si abitua presto ai continui controlli che la polizia del regime
effettuava nella sua abitazione. In tenera età assiste all'arresto del padre e
dei suoi fratelli.
In
“Lessico Famigliare” descrive con grande
affetto e ironia la propria famiglia, ponendo grande attenzione a tutte le
vicende legate alla sua infanzia. All'interno del romanzo, infatti, oltre alla
figura del padre menziona la madre e i suoi tre fratelli, ricordati più volte a
causa del loro arresto e della loro prigionia.
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